Oggi in Cristo

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Un incarico importante

May 30, 2017

Questo articolo è la parte 1 di 2 nella serie Atti degli apostoliNel mio primo libro, o Teofilo, ho parlato di tutto quello che Gesù cominciò a fare e a insegnare, fino al giorno che fu elevato in cielo, dopo aver dato mediante lo Spirito Santo delle istruzioni agli apostoli che aveva scelti.
Ai quali anche, dopo che ebbe sofferto, si presentò vivente con molte prove, facendosi vedere da loro per quaranta giorni, parlando delle cose relative al regno di Dio.
Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me. Perché Giovanni battezzò sì con acqua, ma voi sarete battezzati in Spirito Santo fra non molti giorni». Quelli dunque che erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?» Egli rispose loro: «Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità. Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».

(Atti 1:1-8- La Bibbia)
Indice generale della serie sugli Atti degli apostoli
Ti sei mai chiesto come è nata e come si è sviluppata la comunità (chiesa) cristiana nel primo secolo? Sai come erano chiamati inizialmente i seguaci di Gesù? Sai chi era e che ruolo ha avuto il famoso apostolo Paolo nell’espansione del vangelo di Gesù?
Atti degli Apostoli è un bellissimo libro che ci permette di rispondere a queste domande e a molte altre. Infatti Luca, anche autore del vangelo omonimo, ha indirizzato la sua opera composta da entrambi i libri ad un certo Teofilo ma, ispirato da Dio, ha reso un servizio che sarebbe andato ben oltre Teofilo, arrivando a raggiungere anche noi a distanza di più di venti secoli!
Nel suo primo libro, il vangelo appunto, Luca aveva illustrato l’opera di Gesù, la sua morte, la sua risurrezione, il tempo passato con i discepoli per quaranta giorni fino al giorno in cui ascese al cielo (Lc 24:50-51). Nel libro degli Atti Luca riprende il suo racconto proprio lì dove lo aveva interrotto, dal giorno dell’ascensione.
Luca sottolinea un fatto importante: Gesù aveva parlato delle cose relative al regno di Dio durante quei quaranta giorni passati con i discepoli. Nel suo vangelo Luca aveva in effetti riportato questa importante nota: “Poi (Gesù) disse loro: «Queste sono le cose che io vi dicevo quand’ero ancora con voi: che si dovevano compiere tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per capire le Scritture” (Luca 23:44-45)
Questa nota è importante perché i discepoli avevano partecipato per quaranta giorni ad una scuola biblica straordinaria dopo la quale è logico supporre che avessero un quadro piuttosto chiaro della relazione tra le Scritture e gli avvenimenti di cui erano stati testimoni oculari. D’altra parte, chi meglio di Gesù avrebbe potuto aprire loro la mente per capire le Scritture?
Sicuramente in quei giorni Gesù ebbe modo di chiarire loro perché era stato necessario che il Re tanto atteso, il Messia, prima di stabilire il suo regno eterno, passasse attraverso la morte e la risurrezione, infatti Egli aveva anche un ruolo sacerdotale di mediazione tra Dio e gli uomini e doveva dare la sua vita per i peccati dell’umanità, cosa che inizialmente non era stata compresa neanche dai suoi apostoli.
A proposito del Re Messia e del suo regno, le scritture dell’antico testamento presentano Dio, il Creatore dei cieli e della terra, come il legittimo sovrano su di essa (es. Ge 14:22, Salmo 47:2).