Oggi in Cristo

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Il nostro vero nemico

May 24, 2017

Questo articolo è la parte 23 di 24 nella serie Lettera agli Efesini
Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio;

(Efesini 6:10-17 – La Bibbia)
Indice generale della serie sulla lettera agli Efesini
Chi è il nostro vero nemico? Se ci fermiamo a ciò che gli occhi possono vedere, si direbbe che i nostri nemici siano persone in carne ed ossa (o sangue e carne per usare l’espressione che usa Paolo).
Ma coloro che hanno un rapporto con Dio dovrebbero avere esperienza del fatto che esiste un mondo spirituale che va oltre ciò che i cinque sensi possono mostrarci.
Paolo ricorda ai suoi lettori che dovevano considerare prioritaria la battaglia spirituale, quella che si svolge in un mondo invisibile popolato da creature spirituali, il diavolo, potenze, principati, dominatori di questo mondo di tenebre, forze spirituali della malvagità che sono nei luoghi celesti, ovvero in quella dimensione spirituale che normalmente non vediamo con gli occhi.
In sostanza Paolo richiama l’attenzione sul fatto che dietro le quinte del mondo in cui viviamo si svolge una partita, anzi una guerra, decisamente più importante e nella quale, che lo vogliano oppure no, i cristiani sono assolutamente coinvolti. Ciò che noi sperimentiamo nel visibile è causato da una battaglia che si svolge prevalentemente nell’invisibile.
Paolo fa questa esortazione perché evidentemente vede il pericolo che i cristiani continuino a vivere in questo mondo come tutti gli altri, ovvero affrontando le difficoltà di questa vita come se non ci fosse neanche un mondo invisibile che in qualche modo influenza quello visibile.
Essere coscienti del fatto che c’è una battaglia spirituale è molto importante per il cristiano perché lo aiuta anche a capire certe dinamiche che influenzano i rapporti umani. Se siamo coscienti del fatto che c’è una battaglia spirituale, non ci stupiremo troppo delle difficoltà che talvolta incontriamo nelle nostre relazioni in famiglia o addirittura nella comunità cristiana perché impareremo a riconoscere l’influenza del vero nemico nei nostri confronti e nei confronti di quelli che ci circondano, e incanaleremo le nostre energie verso la vera battaglia evitando di considerare nemici coloro che invece, come noi, sono solo coinvolti nella medesima battaglia. Insomma, comprendere la realtà della battaglia spirituale ci aiuta a focalizzarci sul vero nemico e a preparaci in modo adeguato a quel tipo di battaglia.
Infatti se il nostro vero avversario è il diavolo, per restare saldi contro le sue insidie, per resistere e restare in piedi di fronte ai suoi attacchi, non serviranno a nulla le armi umane, ma occorrerà confidare nella forza e nella potenza di Dio, indossando l’armatura di Dio. Per esemplificare gli elementi che costituiscono tale armatura,