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I piedi di Giuda

January 25, 2013

L'articolo I piedi di Giuda di Omar Stroppiana è stato pubblicato su Oggi in Cristo.

piedi-giuda_ris.png Durante la cena,
quando il diavolo aveva già messo in cuore
a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo,
Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani
e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava,
si alzò da tavola,
depose le sue vesti
e, preso un asciugatoio, se lo cinse.
Poi mise dell’acqua in una bacinella,
e cominciò a lavare i piedi ai discepoli,
e ad asciugarli con l’asciugatoio del quale era cinto.

(Giovanni 13:2-3 – La Bibbia)

Molti conoscono il famoso episodio (unico nei vangeli) in cui Gesù lava i piedi ai discepoli.

Leggendo i vangeli,  si nota che i discepoli facevano spesso a gara per cercare di avere i posti migliori, interrogandosi su chi di loro fosse maggiore degli altri. Svolgendo un compito che sarebbe spettato ad un servo, Gesù, poche ore prima di affrontare la croce, insegnò loro che l’unica gara tra loro sarebbe dovuta essere quella di servirsi a vicenda.

Se Lui che era il maestro, prendeva il posto del servo, tanto più avrebbero dovuto farlo i suoi discepoli gli uni verso gli altri. Egli, infatti, disse loro: “Capite quello che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io. In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato. Se sapete queste cose, siete beati se le fate.†(Gv 13:12-17)

Il verso iniziale di questo brano afferma che Gesù lavò i piedi ai discepoli quando Giuda aveva già in cuore di tradirlo. Ci avete mai pensato? Gesù sapeva bene questo fatto, al punto che subito dopo aver lavato i piedi ai discepoli disse: “Chi è lavato tutto, non ha bisogno che di aver lavati i piedi; è purificato tutto quanto; e voi siete purificati, ma non tuttiâ€.  Perché sapeva chi era colui che lo tradiva; per questo disse:  â€Non tutti siete nettiâ€Â . (Gv 13:10-11)

Subito dopo, lo dichiarò anche a tutti i presenti, dicendo «In verità, in verità vi dico che  uno di voi mi tradirà » (Gv 13:21). Ed è esattamente ciò che accadde nelle ore seguenti.

Il brano ci mette davanti due livelli di difficoltà che siamo chiamati a superare.

La prima difficoltà è quella di dover lavare i piedi gli uni agli altri, capire che la nostra sfida giornaliera è quella di servire il nostro fratello, la nostra sorella piuttosto che pretendere di essere serviti e riveriti. Nel mondo in cui viviamo, dominato dall’individualismo, questa sfida è già di per sé difficile da affrontare. Siamo abituati a mettere noi stessi al centro di tutto mentre Dio ci invita a guardare all’altro, a colui che ci sta accanto, accogliendolo e servendolo come un servo fa con il suo Signore.

Ma la difficoltà diventa quasi insuperabile quando consideriamo il secondo livello di difficoltà che Gesù ci mette davanti in questo racconto.
Non solo Gesù ha preso il ruolo di servo per lavare i piedi ai suoi fratelli, ai suoi amici. Egli ha lavato i piedi di colui che lo avrebbe tradito, sapendo perfettamente quello che Giuda stava per fare.

A questo punto ci sentiamo smarriti, quasi sopraffatti dalla grandezza del compito che ci viene messo davanti.

Sarei in grado di lavare i piedi di Giuda sapendo ciò che sta per farmi? Sarei in grado di amare il mio nemico al punto da fargli del bene pur sapendo che riceverò solo del male in cambio?

Riteniamo già difficile amare il nostro nemico al punto da non cercare la vendetta, ma saremmo in grado di fargli addirittura del bene?

Pensando ai piedi di Giuda mentre Gesù li deterge, trattandolo come aveva trattato gli altri discepoli, non posso fare a meno di interrogarmi su quanta strada ho da fare per riuscire ad amare il prossimo come ha fatto il mio maestro.

I piedi di Giuda
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Oggi in Cristo - Pensieri biblici giornalieri
Omar Stroppiana