Oggi in Cristo

Oggi in Cristo


Dov’eri tu?

January 11, 2013

L'articolo Dov’eri tu? di Omar Stroppiana è stato pubblicato su Oggi in Cristo.

dov-eri_ris.png Cingiti i fianchi come un prode;
io ti farò delle domande e tu insegnami!
Dov’eri tu quando io fondavo la terra?
Dillo, se hai tanta intelligenza.
Chi ne fissò le dimensioni, se lo sai,
o chi tirò sopra di essa la corda da misurare?

(Giobbe 38:3-5 – LA BIBBIA)

Giobbe  aveva perso  le sue ricchezze, poi aveva perso i suoi figli e infine era stato messo a dura prova nel suo fisico attraverso delle piaghe che gli procuravano molti dolori.

La moglie non lo aveva certo incoraggiato a rimanere fedele a Dio nella malattia e gli amici che avrebbero dovuto consolarlo non erano riusciti nell’intento, anzi lo avevano esasperato ancora di più, e Giobbe era ormai allo stremo delle forze. Era un uomo confuso che credeva in Dio ma allo stesso tempo non capiva perché si trovasse in quella situazione , ritenendo di non aver fatto nulla di male.

Questo verso rappresenta un punto di svolta nel libro, con la sorprendente  risposta di Dio. Dio  rivendica la sua sovranità sul creato e la sua perfetta conoscenza di ogni cosa. L’uomo nella sua arroganza cerca risposte da Dio e reclama la sua innocenza come se Dio gli dovesse qualcosa, ma di fronte al Creatore  di ogni cosa, l’uomo è così piccolo da non essere neanche in grado di spiegare la sua stessa esistenza e l’esistenza di ciò che lo circonda. Come si permette di giudicare il proprio Creatore?

Oggi sono stati fatti molti passi in avanti dalla scienza e si sono spiegati molti fenomeni naturali, tuttavia il creato rimane un meraviglioso oggetto di studio e, nonostante tutte le teorie che l’uomo è riuscito ad elaborare, non ci sono ancora risposte certe sull’origine della vita. Negli ultimi decenni sono stati fatti molti esperimenti  in laboratorio per riprodurre in qualche modo le tappe fondamentali che possono aver condotto alla vita, ma rimangono ancora molti interrogativi.

D’altra parte, l’uomo vorrebbe spiegare tale origine escludendo l’esistenza stessa di un creatore, il che, dal momento che tale Creatore esiste, sarà ben difficile a meno di elaborare teorie molto stravaganti.

Nei capitoli seguenti Dio presenta a Giobbe un elenco impressionante di cose che Giobbe non era in grado di spiegare, e Giobbe dovette ammettere la sua inadeguatezza. Le sue parole sono molto istruttive  anche per l’uomo moderno: “Io riconosco che tu puoi tutto e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno.  Chi è colui che senza intelligenza offusca il tuo disegno? Sì, ne ho parlato; ma non lo capivo; sono cose per me troppo meravigliose e io non le conosco.  Ti prego, ascoltami, e io parlerò; ti farò delle domande e tu insegnami!  Il mio orecchio aveva sentito parlare di te ma ora l’occhio mio ti ha visto.  Perciò mi ravvedo, mi pento sulla polvere e sulla cenere” (Giobbe 42:2-6)

Come credente non sono nemico della  scienza che ha permesso all’uomo di comprendere sempre di più la vita e i meccanismi che la regolano. Però se i presupposti sono sbagliati, l’uomo arriverà sempre ad un punto in cui, come Giobbe, non riuscirà ad andare avanti nella sua ricerca della verità. Arriverà a capire molto, ma non tutto.

Quando l’uomo rinuncia alla sua arroganza, diventa umile, e ammette  il suo bisogno di ricevere la rivelazione di Dio, Dio non si tira indietro.  Infatti, ogni giorno in tutto il mondo, ci sono persone che si convertono e spesso si tratta di persone che erano scettiche sull’esistenza stessa di Dio, come forse sei tu in questo momento.

Sii umile. Non metterti nella condizione di chi giudica il Creatore, ma piuttosto di chi lo cerca.

La creatura ha una visione limitata delle cose rispetto al Creatore. Ogni uomo che cerchi di censurare il Creatore con arroganza,  si troverà sempre davanti la medesima domanda:”Dov’eri tu quando io fondavo la terra? Dillo se hai tanta intelligenza!”.

Di fronte a tale interrogativo, l’uomo senza Dio, nonostante il suo progresso e le sue ricerche sempre più avanzate, è riuscito solo a spostare il problema un po’ più indietro, di milioni, anzi miliardi di anni,  ma continua ancora a non avere una risposta.

Leggi con una mente aperta la sua rivelazione scritta, la bibbia, un libro meraviglioso con il quale egli illumina l’uomo e lo mette in condizione di comprendere ciò che neanche i saggi di questo mondo sono in grado di comprendere. La mia speranza è che tu possa arrivare ad affermare come Giobbe: ” Il mio orecchio aveva sentito parlare di te ma ora l’occhio mio ti ha visto.  Perciò mi ravvedo, mi pento sulla polvere e sulla cenere”.

Dov’eri tu?
Oggi in Cristo
Oggi in Cristo - Pensieri biblici giornalieri
Omar Stroppiana